Come riconoscere la dipendenza patologica nelle persone che amiamo?
I segnali di una dipendenza patologica da sostanze…
La dipendenza patologica da sostanze (DUS) è una malattia psichica che può per lungo tempo manifestarsi in maniera nascosta. Gli esperti sanno bene che i primi comportamenti di assunzione delle sostanze cominciano con il cosi detto “uso ricreativo”, per poi divenire sempre più frequenti. Nel lasso di qualche tempo, variabile da persona a persona, inizia l’uso compulsivo, in cui la persona non sceglie più di usare la droga per piacere, o per i suoi effetti ricreativi, ma la assume in maniera coatta, anche a causa di un craving (termine che indica il desiderio della sostanza) sempre più forte e impellente. Non bisogna pensare che la persona con dipendenza patologica sia in grado di smettere da sola. La malattia della dipendenza comprende, infatti, enormi difficoltà a smettere, anche se la persona interessata lo desidera disperatamente.
È difficile riconoscere precocemente i segnali di una dipendenza, soprattutto se si considera la forte reticenza di chi ne soffre ad ammetterlo e a chiedere aiuto. I dipendenti tendono a nascondere il loro problema. Però ci sono una serie di segnali che possono essere notati al fine di comprendere se sussista un problema o no:
- Cambiamenti repentini nell’umore (irritabilità, scoppi di collera…);
- Cambiamenti improvvisi nelle abitudini;
- Improvvisi cali della motivazione (mancanza di concentrazione, apatia…);
- Nuove frequentazioni;
- Abbassamento del rendimento a scuola o delle prestazioni lavorative;
- Bugie;
- Ricerca dell’isolamento;
- Improvvisi cambiamenti di peso;
- Spese improvvise e ingiustificate;
- Ammanchi di denaro o di oggetti di valore;
- Occhi arrossati o pupille dilatate;
- Abbandono delle attività prima preferite;
- Alterazioni nel sonno.
In aggiunta a questi segnali potreste notare che la persona fa telefonate di nascosto, è evasiva, si isola, nasconde il proprio telefono o il proprio pc, crea un nuovo conto bancario….È possibile che alcuni conti o bollette comincino a non essere pagate, o che in casa i soldi spariscano. È possibile notare un atteggiamento insolitamente malinconico, o depresso. Ma ci sono anche sintomi fisici cui prestare attenzione: dolori muscolari, vomito, tremori, febbre, sudorazione, insonnia e diarrea sono alcuni esempi.
Se alcuni dei segnali sono presenti l’ultima cosa da fare è allarmarsi o cadere nel panico. Prima di affrontare la persona in questione è bene prendersi del tempo, in modo da affrontarla quando si avrà la necessaria calma e stabilità. È comprensibile sentirsi arrabbiati, spaventati o nervosi… ma il confronto andrà comunque meglio se ci saremo presi il tempo per riflettere su quello che vogliamo dire e per gestire le emozioni al riguardo.
Al fine di chiarirsi le idee potrebbe essere utile contattare uno specialista, al fine di progettare insieme se e come manifestare alla persona interessata i nostri dubbi e sostenerla nell’eventuale percorso di sostegno.