Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
G. Ungaretti
Il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) insorge quando lo spontaneo processo di guarigione e di autoregolazione, a seguito di un evento traumatico, s’interrompe. La sfida della psicoterapia è rimuovere i processi di mantenimento che ostacolano la guarigione. Definiamo lo stress post-traumatico come “la reazione normale di una persona normale a un evento anormale”.
Il nucleo psico-biologico di mantenimento del PTSD è l’iper-attivazione dell’amigdala: l’organismo continua a lavorare come se fosse in condizione di allarme. L’ippocampo non riesce a mandare segnali di “cessato pericolo”.
Nel PTSD l’unica strategia che il soggetto riconosce al fine di bilanciare l’iper-attivazione è la dissociazione (sospende per un po’ il lavoro dell’amigdala). Lo stesso si può dire per il ricorso all’alcol, alle abbuffate, all’autolesionismo… tutte strategie che modulano (patologicamente) l’arousal (ovvero l'attivazione psico-fisiologica).